Nuotare in Europa? Scopri i paesi con la migliore qualità dell’acqua.

 

Secondo una recente indagine dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, alcuni paesi europei possono vantare le località balneabili con l’acqua più pulita.

Con l’estate ormai iniziata in gran parte d’Italia, molti turisti stanno pianificando le loro vacanze al mare in cerca di relax e divertimento. Oltre ai prezzi convenienti e ai servizi di alta qualità, è importante considerare anche la pulizia e l’igiene delle acque nelle quali ci si immerge per fare il bagno. Un recente rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente rivela i paesi europei che offrono località balneari con le acque più pulite e di migliore qualità.

La qualità delle acque per le attività balneari in Europa.

Quando si sceglie una meta per una vacanza al mare, è fondamentale prestare attenzione alla qualità dell’acqua dove ci si tufferà. L’Unione Europea ha standard rigorosi che le località balneari devono soddisfare per ottenere un importante riconoscimento: l’Agenzia Europea per l’Ambiente esegue regolarmente test su campioni provenienti da 22.081 zone balneabili (costiere, lacustri e fluviali) per individuare la concentrazione di potenzialmente pericolosi batteri come Escherichia coli e gli enterococchi intestinali. In questo modo, ci si assicura che l’acqua sia sicura per nuotare e godersi le vacanze senza preoccupazioni.

I paesi con la migliore qualità dell’acqua (e quelli che hanno ancora margine di miglioramento)

In Europa, la maggior parte delle acque balneabili sono di alta qualità. Il 85% dei siti ha ricevuto una classificazione “eccellente”, che sale al 89% se consideriamo solo le località costiere. Tuttavia, la qualità dell’acqua è inferiore in quelle situate lungo fiumi e laghi (poco meno del 79%). Tra i Paesi europei con le acque più pulite ci sono Cipro, l’Austria, la Croazia e la Grecia, con un tasso del 95% o superiore di acque balneabili classificate come “eccellenti”.

Mentre alcuni paesi hanno ottenuto ottimi risultati nella qualità delle acque balneabili, altri hanno ancora molta strada da fare. Paesi come l’Albania, il Belgio, l’Estonia, l’Ungheria e la Polonia hanno meno del 70% dei loro siti di balneazione considerati “eccellenti”. Invece, Paesi come Svezia, Paesi Bassi, Irlanda ed Estonia possono vantare acque generalmente soddisfacenti, ma con una percentuale superiore al 3% di località balneari che presentano una qualità “scarsa”. In questi casi, i siti che non raggiungono gli standard vengono chiusi durante la stagione successiva per garantire la sicurezza dei turisti. Continuiamo a lavorare verso un miglioramento complessivo della qualità delle acque nelle nostre mete balneari.

In definitiva, la situazione ambientale in Europa è piuttosto positiva. Grazie all’adozione di politiche efficaci negli ultimi anni, c’è stata una maggiore gestione delle aree balneabili e una riduzione degli agenti inquinanti e patogeni nelle acque reflue che finiscono in mare. Anche se ci sono ancora sfide da affrontare, nel 2023 il 96% dei siti balneabili in tutta Europa ha soddisfatto gli standard minimi di qualità richiesti dalla Direttiva sulle acque di balneazione.

 

 

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